Eva Eriksson è una delle più importanti e famose illustratrici svedesi.
Prima di affermarsi come autrice per l’infanzia, però, la giovane Eva, rassicurata nella sua indecisione dal contesto promettente che la Svezia del secondo dopoguerra le offre, sogna di diventare attrice, ma anche veterinaria e ricercatrice universitaria. Quando sembra finalmente decisa a fare la designer di moda, trasferitasi appena diciannovenne dalla nativa Halmstad alla capitale Stoccolma, si iscrive alla scuola d’arte e inizia invece la sua carriera come insegnante di disegno.
Con il suo stile vibrante e bizzarro, illustrerà moltissimi libri dei più noti autori svedesi, da Ulf Nilsson a Barbro Lindgren, da Ulf Stark a Viveca Lärn, e otterrà numerosi riconoscimenti tra cui l’Astrid Lindgren Preis vinto nel 2001 e l’Emil Preis nel 2008. Dal 2003 al 2012 sarà membro della Swedish Academy for Children’s Books.
La collana che ha come protagonisti Max e il suo silenzioso quanto espressivo cagnolone, intitolata i bohemini-maxi, ripropone una celeberrima serie che ebbe molto successo in Svezia più di quaranta anni fa, confermando Eva Eriksson e Barbro Lindgren come una coppia premiatissima per l’originalità e l’innovazione che portarono nel panorama della letteratura per l’infanzia già in quegli anni e che durano ancora oggi.