Štěpán Zavřel è uno dei protagonisti più influenti dell’illustrazione del secolo scorso, un uomo dotato di sensibilità artistica e umana fuori dall’ordinario.
La sua infanzia e la sua gioventù, segnate dalla guerra e da instabilità politica ed economica, lo spingono a sognare fin da ragazzo un mondo giusto e libero. Le sue storie racchiudono sempre, infatti, un messaggio di umanità e una profonda fiducia nei valori della famiglia e della pace fra i popoli, e comunicano anche il grande amore del maestro per l’arte e per la bellezza della natura. Fra le righe dei suoi testi e nelle sue illustrazioni emerge un messaggio di speranza per le future generazioni e un invito ai piccoli lettori a prendersi cura del mondo che li circonda, perché è a loro che appartiene.
© Museo Artistico “Štěpán Zavřel”Nato a Praga nel 1932, ama disegnare già da bambino e mostra sin da subito un precoce interesse per le figure. Dopo la maturità, prosegue gli studi frequentando i corsi di regia all’Accademia di Arti cinematografiche di Praga e comincia a lavorare come disegnatore di cartoni animati nello studio di animazione Bratři v triku, diretto dal grande Jiři Trnka. Ma la vita al di là della cortina di ferro non è affatto facile e al giovane Štěpán viene negata una regolare ammissione all’università e agli istituti con indirizzo artistico. Riesce a frequentare da “clandestino” per qualche tempo le lezioni all’Accademia di Belle Arti e alla scuola di Arti e Mestieri, fin quando, come molti altri coetanei che sognano un mondo in pace e anelano alla libertà di espressione, è costretto ad abbandonare la famiglia e la sua città natale.
Dopo una fuga rocambolesca, passata per una prigione in Jugoslavia e un campo profughi a Trieste, il giovane artista arriva a Roma dove trova rifugio presso il seminario del Pontificio Collegio Nepomuceno. Nello stesso anno, il 1959, si iscrive all’Accademia di Belle Arti dove conosce la sua compagna di corso Hélène de Franchis, con cui dieci anni dopo aprirà a Verona la galleria d’arte “Galleria La Città“ e che gli presenterà Corrado Pirzio Biroli, l’amico fraterno e fedele di tutta la vita.
Tra il 1961 e il 1966 lavora come grafico per lo Studio Rolf Seifert di Monaco e contemporaneamente come disegnatore per lo studio di animazione di Giulio Zannini e Emanuele Luzzati a Roma, con i quali collabora alla produzione di filmati per l’infanzia. Frequenta inoltre un corso biennale di scenografia e costume teatrale alla Kunstakademie di Monaco e, dal 1965 al 1968, dirige a Londra la sezione del film animato dello Studio Richard Williams.
L’incontro con Luzzati, il grande scenografo e disegnatore, è decisivo per Štěpán Zavřel che, affascinato dal suo stile elegante, matura l’idea di rendere l’illustrazione un’arte autonoma. Nasce così il suo primo albo illustrato, Il Pesce Magico, realizzato insieme all’amica Mafra Gagliardi e pubblicato nel 1966. Pienamente consapevoli dell’importanza rivestita dal libro illustrato come «prima galleria d’arte che un bambino può visitare» (Kveta Pacovská), Štěpán e Mafra creano con questa opera un importante “ponte” fra il mondo dell’arte a quello dell’infanzia. Una strada che Zavřel continuerà a seguire per tutta la sua vita artistica. Con lo stesso spirito alcuni anni più tardi, nel 1973, Zavřel fonderà a Zurigo insieme a Otakar Bozejovsky von Ravenoff la casa editrice Bohem Press, per la quale svolgerà fino al 1999, anno della sua morte, il ruolo di direttore artistico.
© Museo Artistico “Štěpán Zavřel”Nell’estate del 1967, rientrato in Italia, acquista una casa a Rugolo, piccolo paese veneto situato tra Sarmede e Montaner, che diviene ben presto un centro artistico-culturale. Qui si incontrano artisti provenienti da tutto il mondo, gli stessi che con i loro lavori costituiscono il nucleo iniziale della prima “Rassegna Internazionale dell’Illustrazione” a Sarmede, nel 1983. In breve tempo la “Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia” diventa una rassegna imprescindibile che approda anche in varie città e capitali europee, ripetendosi ogni anno fino a oggi.
Il 1988 è l’anno dei suoi primi corsi di illustrazione: inizia così la storia della “Scuola Internazionale d’Illustrazione Štěpán Zavřel” che nel tempo ha sfornato migliaia di artisti, molti dei quali rimangono fra i più grandi nel mondo dell’illustrazione per l’infanzia. Lo stesso Zavřel illustra nel corso della sua vita decine di opere, pubblicate in tutto il mondo in oltre trenta lingue.
Nel 2011 Corrado Pirzio Biroli e Cécile Cornet d’Elzius hanno aperto, nella loro residenza di famiglia a Moruzzo, sulle colline friulane, il Museo Artistico “Štěpán Zavřel”. Proprio nel luogo in cui l’artista, nei lontani anni ’60, ha illustrato Il Pesce Magico. Accanto al museo di Moruzzo è nato il Centro Internazionale di Studi per la Cultura dell’Infanzia “Štěpán Zavřel”, che si prefigge di preservare, catalogare e studiare l’opera dell’artista, ma anche promuovere progetti culturali per l’infanzia a livello territoriale e internazionale.
Bohem Press Italia collabora con il Centro fin dalla sua fondazione con il “Progetto editoriale Štěpán Zavřel”. Insieme alla famiglia del maestro, il progetto mira a preservare le opere di Štěpán Zavřel per le future generazioni tramite la riedizione delle opere già note al pubblico italiano, ma anche la pubblicazione di quelle mai edite prima in Italia.
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